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28 Marzo 2023

BACS:
l’efficienza energetica diventa upgrade tecnologico

Con il termine BACS (Building Automation Control System), ci si riferisce all’insieme degli strumenti e delle tecnologie di automazione e regolazione smart che permettono il controllo e l’automazione di determinate operazioni all’interno di un edificio. Quello che si potrebbe definire smart control, oltre che comodo, concorre ad una riduzione sostanziale dei consumi energetici complessivi.

Questa affermazione trova il suo significato nel modo in cui i BACS agiscono attivamente sull’adattare la regolazione degli impianti tecnologici in funzione delle condizioni climatiche esterne, ottimizzando il consumo energetico con un incremento contemporaneo di comfort per gli utenti di un edificio.

Nel testo normativo della UNI EN ISO 52120-1, il BACS viene inteso come il sistema che comprende tutti i prodotti, i software e i servizi di ingegneria per il controllo automatico, il monitoraggio, l’ottimizzazione, l’operazione e la gestione al fine di ottenere un’operazione efficiente dal punto di vista energetico, economico e sicuro dei servizi delle strutture.

Identicamente trova posto anche la definizione di TBMS (Technical Building Management System) ovvero sia l’insieme dei processi e servizi relativi all’operazione e alla gestione degli edifici e dei sistemi tecnici delle costruzioni attraverso le interrelazioni tra le diverse discipline e professioni, come, ad esempio, il monitoraggio delle grandezze misurabili ambientali ed energetiche, gli allarmi e le diagnosi.

Le classi di efficienza: UNI EN ISO 52120-1

La norma definisce 4 classi di efficienza BACS delle funzioni, sia per immobili a carattere residenziale e sia per immobili a carattere non residenziale:

  • Classe D: corrisponde a sistemi BACS non efficienti, le cui strutture dovrebbero essere adeguate in relazione al tipo di intervento globale che si propone sull’edificio
  • Classe C: corrisponde a BACS base che implementino le funzioni minime definite nel prospetto 3 della norma
  • Classe B: corrisponde a BACS avanzati e ad alcune funzioni TBM specifiche, che, per essere tali, devono rispettare le funzioni di automazione delle costruzioni comprese di alcune funzioni specifiche definite nel prospetto 1 della norma. Importante è specificare che i dispositivi di regolazione degli ambienti devono essere in grado di comunicare con il sistema di automazione della struttura
  • Classe A: corrisponde a BACS e TBMS ad elevata prestazione energetica che implementino le funzioni di gestione tecnica dello stabile, più alcune funzioni specifiche definite nel prospetto 1 della norma, in aggiunta alla precedente Classe B. I dispositivi di regolazione degli ambienti devono garantire la gestione i sistemi HVAC in base alla richiesta termica (si parla ad esempio di set point adattativo in base al rilevamento dell’occupazione, della qualità dell’aria…) incluse altre funzioni aggiuntive integrate per le relazioni multidisciplinari tra HVAC e diversi servizi dell’edificio (si parla di elettricità, illuminazione, schermature solari…).

I controlli BACS su cui è possibile (e necessario) intervenire sono inerenti ai sistemi di controllo dei servizi di riscaldamento, di produzione di acqua calda sanitaria ACS, di raffrescamento, di ventilazione meccanica, di illuminazione, di schermatura solare, di TBMS.

Il calcolo si effettua assegnando una Classe di efficienza al singolo servizio per poi definirne una globale per l’edificio.

Le metodologie per il calcolo sono fornite dalla UNI EN ISO 52120-1 che definisce due possibili approcci:

  1. Metodo dei fattori BACS: consente di effettuare una stima approssimativa dell’incidenza delle funzioni BACS e TBMS sulla richiesta di energia termica ed elettrica dell’edificio, secondo le classi di efficienza precedentemente descritte da A a D. Tale metodo si rivela necessario nella fase di progettazione iniziale di un immobile, visto la non disposizione di informazioni specifiche che definiscano con precisione la regolazione e/o l’automazione di determinati servizi, bensì si dispone solo di classi di riferimento che simulino la configurazione progettata. Il principio di base sta nell’assegnare dei fattori di efficienza BACS che modificano il fabbisogno energetico termico (fbacs,th) ed elettrico (fbacs,el) dell’edificio, per tenere in considerazione la riduzione del fabbisogno energetico per la presenza dei sistemi di controllo BACS.
  2. Metodo dettagliato: tale procedura acquisisce significato solo quando si dispone di una conoscenza specifica delle funzioni di automazione, regolazione e gestione dell’edificio utilizzate per la costruzione e per i sistemi energetici.

Cronologia normativa

Agli albori della normativa sui sistemi BACS si trova la Direttiva 2010/31/EU, che all’art. 8 riporta:

1. Al fine di ottimizzare il consumo energetico dei sistemi tecnici per l’edilizia, gli Stati membri stabiliscono requisiti di impianto relativi al rendimento energetica globale, alla corretta installazione e alle dimensioni, alla regolazione e al controllo adeguati degli impianti tecnici per l’edilizia installati negli edifici esistenti. Gli Stati membri possono altresì applicare tali requisiti agli edifici di nuova costruzione.

Tali requisiti sono stabiliti per il caso di nuova installazione, sostituzione o miglioramento di sistemi tecnici per l’edilizia e si applicano per quanto tecnicamente, economicamente e funzionalmente fattibile. Detti requisiti riguardano almeno quanto segue: a) impianti di riscaldamento; b) impianti di produzione di acqua calda; c) impianti di condizionamento d’aria; d) grandi impianti di ventilazione; o una combinazione di tali impianti.

  1. Gli Stati membri promuovono l’introduzione di sistemi di misurazione intelligenti quando un edificio è in fase di costruzione o è oggetto di una ristrutturazione[1] importante, provvedendo a che tale promozione sia in linea con l’allegato I, punto 2, della direttiva 2009/72/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica. Gli Stati membri possono inoltre promuovere, se del caso, l’installazione di sistemi di controllo attivo come i sistemi di automazione, controllo e monitoraggio finalizzati al risparmio energetico.”

Proseguendo cronologicamente, la Direttiva UE 2018/844 ha introdotto le modifiche atte ad incentivare l’uso dei sistemi BACS.

La UNI EN ISO 52120-1, invece, entra in vigore il 04/11/2022 in sostituzione della UNI EN 15232-1:2017, comportando la fornitura di:

  • una specifica di un elenco dettagliato delle funzioni di controllo
  • un metodo per definire i requisiti minimi 
  • un metodo dei fattori per una prima stima approssimativa
  • un metodo dettagliato per il calcolo analitico previa precisa conoscenza di ogni sistema di gestione finale

Il 9 febbraio 2023 entra poi in vigore la UNI TS 11651 (sostituisce la 2016) che fornisce la procedura di asseverazione dei BACS in conformità alla UNI EN ISO 52120-1. Essa consente di verificare la conformità del BACS così come realizzato ad una certa Classe da A a D, sia per le costruzioni residenziali e sia per quelle non residenziali.

Il panorama legislativo italiano

A livello nazionale, governa in merito il DM del 26/06/2015 chiamato anche “Requisiti Minimi”, che prevede per edifici non residenziale, di nuova costruzione o sottoposti ad intervento di ristrutturazione[2] o nuova installazione dell’impianto, l’obbligatorietà di un livello minimo di BACS corrispondente alla Classe B definita precedentemente, nonché come da Tabella 1 della norma UNI EN 15232.

Accade che in alcune regioni, come ad esempio l’Emilia Romagna, vi sia l’obbligo di installazione di BACS anche per strutture ad uso residenziale di nuova costruzione, per le quali è obbligatorio un livello minimo di automazione di Classe C.

Inoltre, la normativa dei BACS viene citata anche nel DM 16/2/2016 “Conto Termico 2.0” che estende ai BACS le tipologie di intervento per l’incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti. Si specifica che la Classe B è necessaria per ottenere i fondi per la Pubblica Amministrazione.

La UNI EN 15232-1 viene richiamata anche dal DM 06/08/2020 “Requisiti Ecobonus”, che permette gli incentivi al 65% per l’adozione di BACS in Classe B, e se trainato dall’ Ecobonus, incentivato al 110%.


[1] V. nota 2

[2] 1° Livello: intervento su oltre il 50% della superficie disperdente lorda e contemporanea ristrutturazione o nuova installazione dell’impianto di riscaldamento

2° Livello: intervento su oltre il 25% della superficie disperdente lorda senza necessariamente ristrutturazione dell’impianto termico (la ristrutturazione dell’impianto termico, ai sensi della FAQ 2.14 del Ministero, rappresenta una modifica sostanziale sia dei sistemi di distribuzione e sia dei sistemi di emissione e generazione del calore, comprendendo nella definizione anche il cambio da impianto centralizzato a impianto autonomo)

Riqualificazione Energetica: intervento entro il 25% della superficie disperdente lorda eventualmente comprensivo di sostituzione o installazione o ristrutturazione dell’impianto termico

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